Regionali, Acerbo invia lettera a Presidente Mattarella: «Esorbitante numero di firme richieste viola par condicio e democrazia»

Regionali, Acerbo invia lettera a Presidente Mattarella: «Esorbitante numero di firme richieste viola par condicio e democrazia»

COMUNICATO STAMPA
ELEZIONI REGIONALI – ACERBO (PRC) INVIA LETTERA A PRESIDENTE MATTARELLA:
«ESORBITANTE NUMERO DI FIRME RICHIESTE VIOLA PAR CONDICIO E DEMOCRAZIA»
«Con l’attuale normativa e l’altissima probabilità che si accorpino le politiche alle regionali – dichiara Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea – ci troviamo di fronte ad una palese disparità di trattamento: l’esorbitante numero di firme richieste per la presentazione delle liste rischierebbe infatti di escludere dalla partecipazione alle elezioni regionali i soggetti politici di nuova aggregazione, politica e civica, favorendo, in questo modo, astensionismo ed aumento del distacco delle istituzioni dai cittadini. Si determina un’enorme discriminazione a favore dei gruppi e partiti già presenti nei consigli, che sono esentati dalla raccolta firme, e le formazioni nuove che sono obbligate a presentare una numero di firme spropositato. Segnaliamo inoltre che la raccolta dovrebbe essere fatta durante il mese di gennaio, con temperature che certo non favoriscono la raccolta con banchetti lungo le strade. Pertanto abbiamo chiesto l’intervento del Presidente, inviando a lui una lettera per denunciare questa situazione che reputiamo una grave ingiustizia».

Di seguito il testo completo della lettera inviata al Presidente:
Ill.mo Presidente della Repubblica
On. Sergio Mattarella

Ill.mo Presidente,
ci rivolgiamo a Lei per la Sua indiscussa autorevolezza e per le prerogative costituzionali inerenti il Suo prestigioso ruolo di garante della Costituzione Repubblicana e dei sui principi fondamentali.
E’ molto probabile che le elezioni delle Regioni a Statuto ordinario che sono in scadenza (Lombardia, Lazio e Molise) potrebbero essere abbinate alle elezioni politiche in base alla normativa vigente nota come election day (D.L. 98/2011 come convertito con legge 111/2011 e successive modificazioni). Ed è possibile, fatte salve le Sue prerogative costituzionali, che tali elezioni politiche e regionali siano convocate per le prime domeniche di marzo.
Vogliamo segnalarLe il rischio antidemocratico rappresentato dal fatto che, per i soggetti politici non presenti nei consigli regionali in scadenza, la normativa vigente ad oggi in materia prevede un numero esorbitante di firme per la sottoscrizione di tali liste (ai sensi dell’art 9 della legge 108/1968), mentre le recenti leggi elettorali della Regione Lombardia e della Regione Lazio hanno ulteriormente ampliato e facilitato la possibilità di non raccogliere le firme, permettendo, ai gruppi regionali costituiti all’atto di indizione delle elezioni stesse, addirittura di utilizzare un simbolo diverso da quello su cui tali gruppi erano stati eletti e costituiti, il tutto in analogia con la recente nuova legge elettorale nazionale 165/2017, il cosiddetto Rosatellum bis.
Si tratterebbe di un gravissimo vulnus della democrazia ed una palese disparità di trattamento che rischierebbe di escludere dalla partecipazione alle elezioni regionali i soggetti politici di nuova aggregazione, politica e civica, favorendo, in questo modo, astensionismo ed aumento del distacco delle istituzioni dai cittadini. Un fatto gravissimo che impedirebbe alle forze politiche ancora non presenti nel consiglio regionale di partecipare IN CONDIZIONI DI PAR CONDICIO nell’ACCESSO alla
competizione elettorale di organi elettorali legislativi: un vero e proprio strumento di selezione antidemocratica.
Due esempi per rendere l’idea di questa grave ingiustizia.
Il numero di firme da raccogliere nella sola Lombardia per le elezioni regionali sarebbe, a legislazione vigente, pari a circa la metà di quelle da raccogliere in tutta Italia per le elezioni nazionali, se venisse approvato il dimezzamento di esse già votato in commissione alla Camera dei Deputati.
Nella provincia di Sondrio è previsto un numero di firme di circa dieci volte superiore a quelle previste per il corrispondente collegio plurinominale, calcolando un quinto delle firme del plurinominale di cui Sondrio fa parte.
A questo evidente squilibrio si aggiunge il fatto che, se la data delle elezioni sarà in marzo, le firme dovranno essere raccolte in pieno inverno anche nelle valli montane, con neve e temperature proibitive.
Nella scorsa tornata elettorale delle Regioni interessate, le firme furono dimezzate per la fine anticipata della legislatura.
Il.mo Presidente,

pur consapevoli, ovviamente, che la soluzione del problema posto non è di Sua diretta competenza, essendo necessari interventi legislativi regionali, Le chiediamo di esercitare il Suo autorevole  ruolo di stimolo e di indirizzo verso le autorità competenti, per sanare questo meccanismo antidemocratico, ricordando che costituzionalmente la sovranità popolare si esprime attraverso il voto delle elettrici e degli elettori, e non è accettabile il rischio di una così evidente limitazione della rappresentanza e disparità di trattamento a causa dell’eccessivo numero di firme per la presentazione delle liste.
Le chiedo, pertanto un incontro urgente, con lo scrivente segretario nazionale del PRC- SE e con una piccola delegazione di dirigenti del nostro partito delle Regioni interessate, al fine di poter illustrare meglio la problematica e di ascoltare le Sue considerazioni.

Cordiali saluti

On. Maurizio Acerbo
Segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

19/12/2017


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