Sinistra – Rifondazione Comunista in Russia per il centenario della rivoluzione d’ottobre

Sinistra – Rifondazione Comunista in Russia per il centenario della rivoluzione d’ottobre

Sinistra – Rifondazione Comunista in Russia per il centenario della rivoluzione d’ottobre

Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Marco Consolo, responsabile Esteri di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, stanno partecipando in Russia alle celebrazioni per il centenario della Rivoluzione d’Ottobre su invito del Partito Comunista della Federazione Russa. Oggi e domani partecipano a una conferenza internazionale a San Pietroburgo e nei prossimi giorni saranno alle celebrazioni a Mosca.

“Nè i crimini di Stalin nè il collasso dei regimi del socialismo reale e la disintegrazione dell’URSS cancellano il valore storico della Rivoluzione del 1917 – dichiara Maurizio Acerbo – . Da comunisti democratici e libertari non possiamo che rendere omaggio alle donne e agli uomini che furono protagonisti di un evento e di un processo rivoluzionario che fecero tremare le classi dominanti e ispirarono la lotta di liberazione di milioni di oppressi in tutto il mondo costringendo le classi dirigenti capitalistiche a subire lo sviluppo della democrazia, dello stato sociale, il riconoscimento dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. E come dimenticare che diede il via alle lotte che posero fine al colonialismo e resero inaccettabile il razzismo? Come non rendere omaggio a una rivoluzione che sancì l‘eguaglianza tra i sessi, mise in discussione la sottomissione delle donne, legalizzò il divorzio e l‘aborto, abolì le leggi contro gli omosessuali, le discriminazioni contro ebrei e minoranze nazionali, dette la cittadinanza a tutti i lavoratori stranieri?
Nel celebrare l’Ottobre non rimuoviamo le tragedie e le contraddizioni che hanno segnato quell‘esperienza e il carattere autoritario dei regimi che scaturirono da quell‘evento. Ma non dimentichiamo le terribili condizioni storiche in cui si sviluppò quel coraggioso esperimento rivoluzionario e i comunisti che furono sterminati durante il periodo staliniano. Di fronte all‘orrenda carneficina che aveva causato 16 milioni di morti nella prima guerra mondiale Lenin e i suoi compagni guidarono un‘insurrezione vittoriosa e un rivolgimento sociale senza precedenti. L‘ordine sociale capitalista, imperialista, militarista, oscurantista, patriarcale, colonialista e razzista che i bolscevichi sfidarono era responsabile di crimini, miserie e ingiustizie disumane che nessun Libro Nero ricorda ed elenca.
Contro un senso comune reazionario che vuole imporre un capitalismo neoliberista e predatorio come unico mondo possibile difendiamo la grandezza di una rivoluzione che intendeva porre fine a guerra, miseria e sfruttamento”.

2 novembre 2017


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