
Vertenza Bosch, Rifondazione comunista: “Respinti i licenziamenti, ora mantenere alta l’attenzione sul livello territoriale”
Pubblicato il 6 ott 2017
COMUNICATO STAMPA
Vertenza Bosch, Rifondazione comunista: “Respinti i licenziamenti, ora mantenere alta l’attenzione sul livello territoriale”
L’incontro del 27 settembre scorso sulla vertenza Bosch, tenutosi a Roma, segna soltanto una sospensione della decisione di procedere a licenziamenti collettivi. Lo mobilitazione unitaria dei lavoratori a difesa della dignità e del loro lavoro è stata decisiva per far recedere per il momento l’azienda dal suo progetto di scaricare i costi dello scandalo Dieselgate sui lavoratori.
Si tratta adesso di evitare che ciò che non è riuscito a livello generale con la deroga peggiorativa del contratto nazionale, rientri dalla finestra a livello di contrattazione aziendale. Dopo anni di sacrifici per i lavoratori e sovraprofitti per l’azienda, dopo anni di tappeti rossi da parte delle Istituzioni locali e regionali, non è pensabile attaccare i loro diritti e intaccare la loro sicurezza occupazionale senza che l’azienda metta sul tavolo garanzie sul piano industriale, attraverso nuove produzioni.
Maurizio Acerbo, Segretario Nazionale Prc
Gianni Porta, Segretario Provinciale Prc Bari
Eleonora Forenza, Parlamentare Europea Altra Europa – Gue/Ngl
Enrico Flamini, Segreteria Nazionale Prc, Responsabile Lavoro
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