Mafia Capitale: il patto con Alemanno non l’ha fatto Rifondazione.

Mafia Capitale: il patto con Alemanno non l’ha fatto Rifondazione.

Denunciamo di nuovo Buzzi: racconti chi ha fatto questi patti e su cosa. Noi di certo no.

Non possiamo tacere la nostra indignazione per la maniera con cui il nostro partito è stato ripetutamente tirato in ballo nel corso della trasmissione che lunedì sera RaiTre ha dedicato a Mafia Capitale.

E’ incredibile che un partito estraneo all’inchiesta venga così ossessivamente citato senza peraltro riportare i fatti correttamente.

Innanzitutto siamo stati citati nell’audio dell’intercettazione ambientale di Buzzi, che riferisce frasi che avrebbe pronunciato Carminati rispetto a presunte tangenti di Finmeccanica. Soltanto al termine della docufiction e in fondo ai titoli i telespettatori hanno potuto leggere che Rifondazione avrebbe “annunciato” una denuncia-querela a tutela dell’immagine e del decoro del Partito. Possibile che non si poteva trovare il modo di chiarirlo nel corso della trasmissione in maniera più evidente? E soprattutto perché non si è accertato che l’avevamo effettivamente presentata?

I telespettatori possono essere stati indotti a pensare che noi siamo tra quelli che annunciano ma poi non querelano come sono soliti fare noti esponenti di governo del PD.

Ma la cosa più grave è che come un tormentone si parla di un “uomo di Rifondazione come Antonio Passerelli” e di un “accordo politico-imprenditoriale” tra Rifondazione Comunista e Alemanno su cui Buzzi dice “so quello che dico e lo posso documentare”.

La giornalista si domanda: “possibile che un uomo di Rifondazione abbia fatto un patto con Alemanno?”.

Se la redazione ci avesse contattato avremmo potuto spiegare che quel Passerelli apparteneva a un’area che è uscita da Rifondazione dopo il congresso del 2008 in cui decidemmo che non erano più possibili alleanze col PD. Ai tempi della giunta Alemanno il nostro partito non era più rappresentato in Consiglio Comunale e non fece alcun “patto” con chicchessia.

Non sappiamo a quali patti si riferisca Buzzi ma certo noi non c’entriamo nulla.

Di certo c’è che Passerelli si dimette dal cda di AMA e fa un bel favore al nuovo sindaco di centrodestra. Dopo poco Alemanno lo nomina Presidente di Ama servizi. Il favore ad Alemanno lo fa Passerelli e non il Prc.

Bastava fare una ricerca su Google per accorgersi che il Passarelli nel 2013 è stato nominato commissario all’ATER di Civitavecchia dalla giunta regionale di Zingaretti, con vice-presidente Massimiliano Smeriglio, l’ex-segretario di federazione del PRC andato via con la scissione di SEL e ora esponente di Campo Progressista, sempre in alleanza col PD, il partito a cui era iscritto Buzzi. Evidentemente il “patto” di Passarelli con Alemanno non ha leso i rapporti di fiducia che lo legavano all’ex-segretario di federazione transitato in SEL e ora in Campo Progressista. Lo stesso Smeriglio fu citato nelle polemiche relative alle dimissioni di Passarelli che avevano consentito a Alemanno di nominare il nuovo cda di AMA. Infatti fu accusato nel 2010 di aver ottenuto in cambio l’assunzione della sorella: «E avremmo barattato un intero Cda con un impiegato di terzo livello all’Ama?».

Per quanto ci riguarda presenteremo nelle prossime ore una nuova denuncia-querela nei confronti di Buzzi sulla vicenda del “patto”: racconti quel che sa su quell’accordo di cui ha parlato, chi ha fatto quei patti e su cosa. Noi di certo no.

Stimando la professionalità di Federica Sciarelli confidiamo che nella prossima puntata le vicende vengano riportate correttamente. Sarebbe corretto invitarci in trasmissione visto il grave danno di immagine che abbiamo subito.

Maurizio Acerbo, Segretario Nazionale PRC-S.E.

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Potete rivedere la trasmissione su sito Rai-Play:

la docu-fiction:

http://www.raiplay.it/video/2017/09/I-mille-giorni-di-mafia-capitale-Prima-puntata-b2e79006-02dd-4ef4-b6c1-a163f13b89e8.html

Il dibattito:

http://www.raiplay.it/video/2017/09/I-mille-giorni-di-mafia-capitale—Speciale-51facf40-bce7-4882-9c03-38f18506c94e.html

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