Ingiusta detenzione, Russo Spena accanto a Giulio Petrilli nella sua battaglia
Condivido pienamente il ricorso alla giustizia europea di Giulio Petrilli. Sono stato, infatti, già nel lontano 2011 tra i primi firmatari (con l’attuale ministro Andrea Orlando, con Rita Bernardini, con Luigi De Magistris, con Luigi Manconi e molti altri parlamentari e giuristi) della iniziativa politica e parlamentare per introdurre l’ovvia retroattività nella legge sulla riparazione per ingiusta detenzione. La mancata retroattività rispetto alla legge dell’89 e la valutazione delle responsabilità e dei comportamenti del cittadino innocente per sentenza passata in giudicato o per errore giudiziario sono fonte di grave sperequazione ed iniquità e ledono lo Stato di diritto. Sono violati, infatti, gli articoli 2, 13, e 24 della Costituzione nonché la Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. Condivido, da garantista, completamente la denunzia alla giustizia europea da parte di Petrilli per il comportamento ipocrita ed omissivo del governo e del Parlamento italiano. Sono convinto che la giustizia europea condannerà il comportamento italiano come avvenuto ripetutamente, ad esempio, nel caso delle leggi sulla tortura e sull’asilo politico.
Giovanni Russo Spena, giurista, responsabile dipartimento democrazia e diritti del PRC
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