La Regione Lombardia propone di risolvere il bisogno casa penalizzando i poveri  Un presidio lunedi 24 luglio contro i regolamenti in approvazione

La Regione Lombardia propone di risolvere il bisogno casa penalizzando i poveri Un presidio lunedi 24 luglio contro i regolamenti in approvazione

Monica Sgherri

Loredana Marino

Dipartimento Partito Sociale e Emergenza Abitativa

L’edilizia residenziale in Italia è senza finanziamenti pubblici fin dalla soppressione dei fondi Gescal, di cui i circa 2,5 miliardi di euro di fondi rimanenti sono ancora bloccati invece di essere riassegnati per ampliare velocemente il patrimonio abitativo. Inoltre è inutilizzata la leva del riuso dell’immenso patrimonio pubblico abbandonato al degrado e all’incuria stimato in circa 280 miliardi, 40.000 gli alloggi che sono inagibili e non assegnati alle famiglie in lista nelle graduatorie, sono questi gli elementi principali della drammatica cornice dentro la quale si dovrebbero trovare le risposte per il diritto alla casa e l’emergenza sfratti.

Aumentano gli sfratti per morosità incolpevole, aumentano le famiglie in difficoltà economiche e quelle a rischio di povertà e la Regione Lombardia affronta questa drammatica situazione cancellando la possibilità di avere un alloggio a buona parte delle famiglie che ne hanno bisogno.

Una pessima legge regionale, la 16/2016 aveva trasformato le case popolari in servizi abitativi. Oggi arrivano in approvazione in Regione i regolamenti attuativi che riescono a essere peggiorativi della legge stessa.

A solo titolo esemplificativo denunciamo alcune delle storture che consideriamo tra le più gravi:

Non tutti avranno diritto a presentare una domanda per un alloggio: per esempio, una famiglia con due adulti e uno o più figli, (il caso tipico su cui si abbatte la clava dello sfratto per morosità incolpevole per la perdita di lavoro di uno dei due adulti) non rientra in nessuno delle 5 categorie previste per poter presentare una domanda;

Cancellata la graduatoria comunale subentra la lotteria delle graduatorie: la soffiata può essere d’oro.  La graduatoria sarà per singoli alloggi e una famiglia potrà partecipare al massimo a cinque graduatorie. È evidente quanto sia importante conoscere qualcuno che dall’interno della macchina ti offra consigli utili verso cui orientare la propria scelta!

Ultimo ma non ultimo: la crisi economica ha fatto aumentare il numero delle famiglie povere ma in Lombardia si è risolto il problema ponendo un tetto massimo del 20% per l’assegnazione di un alloggio a quelle indigenti! E per essere sicuri di cancellare il bisogno i Comuni vengono resi inermi e incapaci di agire perché viene negato loro il diritto di utilizzare lo strumento dell’assegnazione di urgenza, in deroga alla graduatorie, in caso di emergenza sociale (come quella derivante da un anziano o coppia di anziani sfrattati)

A mettere in concorrenza i territori: non sono la condizione abitativa o l’imminenza dello sfratto che determinano un maggiore punteggio bensì gli anni di residenza in Lombardia che si sommano a quelli di residenza nel Comune!

Governo e regioni non hanno saputo affrontare il problema casa per decenni e oggi cercano di imporre le risposte negando il diritto e cancellando i portatori del bisogno.

Quanto accade in Lombardia non è un segno isolato. In Toscana una brutta legge cancella il diritto alla casa per le famiglie in difficoltà economica e subordina l’assegnazione prevalentemente alle famiglie portatrici di bisogni sociali. Se le Regioni stanno risolvendo nel peggiore dei modi il problema della casa, l’Anci e i Comuni subiscono passivamente quanto sta avvenendo quasi fossero contenti di essere privati di qualsiasi strumenti per intervenire in questo settore riducendosi socialmente così delicato.

Per contrastare questa brutta legge e questi pericolosi regolamenti e riaffermare il diritto alla casa, per sollecitare Comuni e Anci fino ad oggi inermi di fronte a questi provvedimenti e sollecitarli ad aprire una vertenza contro questa legge l’Unione Inquilini di Bergamo organizza un importante presidio – manifestazione, lunedì 24 luglio ore 17.30 – 19.15, davanti al Comune (Palazzo Frizzoni in Piazza Matteotti).

Perdi il lavoro, perdi la casa: perdi il diritto di vivere in autonomia e dignità. Non lo possiamo accettare. Rifondazione Comunista aderisce con convinzione al presidio – manifestazione a Bergamo impegnandosi da ora a costruire un tavolo permanente per la costruzione di lotte sul diritto all’abitare


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