
Violenza, Acerbo: «Il sindaco di Pimonte si dimetta. La sua non è solo un’uscita infelice, nessuna violenza è una bambinata»
Pubblicato il 5 lug 2017
COMUNICATO STAMPA
Pimonte – Acerbo (Prc): “Il sindaco si dimetta: la sua non è solo un’uscita infelice e una violenza non è una bambinata. Chi rappresenta un’istituzione è responsabile delle proprie parole e dell’emarginazione di una vittima”
“Le parole del sindaco di Pimonte – dichiara Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea – rispetto alla ragazzina violentata ed emigrata insieme alla famiglia sono inqualificabili: non possono essere derubricate ad una uscita infelice, così come nessuna violenza può essere chiamata “bambinata”. Le parole pesano, tanto più se escono dalla bocca di chi dovrebbe rappresentare un’istituzione e guidare una comunità. Per questo il primo cittadino dovrebbe dimettersi. Alla vittima di quell’abuso, alla sua famiglia, la nostra solidarietà: la violenza di genere si nutre anche di questa cultura sessista, patriarcale e maschilista purtroppo ancora molto presente nel nostro Paese”.
5 luglio 2017
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