Rifondazione contro il taglio dei servizi che erogano le province. Aderiamo alla mobilitazione del 18 maggio
Pubblicato il 17 mag 2017
TECCE “IL PRC-SE CONTRO IL TAGLIO DEI SERVIZI CHE EROGANO LE PROVINCE , RIBADITO NELLA MANOVRINA IN DISCUSSIONE ALLE CAMERE, E PER IL RILANCIO DI UN LORO RUOLO COSTITUZIONALE A PARTIRE DALL’ IMMEDIATO RIPRISTINO DEL SUFFRAGIO UNIVERSALE “
“Aderiamo con convinzione alla giornata di mobilitazione e di lotta indetta dalle Province Italiane e dall’ UPI per il 18 maggio al Teatro Quirino a Roma – ha dichiarato Raffaele Tecce, responsabile nazionale Enti Locali della segreteria nazionale del PRC SE- contro il rischio di una vera e propria emergenza nazionale che si vuole perpetrare da parte del Governo reiterando, anche nella cosiddetta manovrina in discussione alla Camere, tagli di ingenti risorse da trasferire alle Province, tagli che renderanno impossibile GARANTIRE LE FUNZIONI FONDAMENTALI ATTRIBUITE alle PROVINCE, A DANNO DEI DIRITTI COSTITUZIONALI CHE ANDREBBERO GARANTITI ALLE CITTADINE ED AI CITTADINI.
Si tratta di servizi importanti a partire dalla manutenzione di 130000 chilometri di strade provinciali, dalla gestione e messa in sicurezza di 5100 scuole di secondo grado, alla predisposizione di interventi a tutela dell’ ambiente e per il contrasto del dissesto idrogeologico, alla pianificazione del territorio e dei trasporti ecc. : recenti disastri, come il crollo di viadotti e cedimenti di strade provinciali, e la vicenda drammatica del’ impossibilità di soccorrere in tempi rapidi gli ospiti dell’ albergo Rigopiano a Farindola in Abruzzo, isolato da strade invase dalla neve per la impossibilità della Provincia di far fronte con mezzi propri, al di la di eventuali specifiche responsabilità penali, SONO IL PRODOTTO DELLA SCIAGURATA SCELTA DEL GOVERNO e della sua MAGGIORANZA di non prevedere, nelle more del tentativo di abolire le Province, sin dalla finanziaria 2015 le risorse necessarie a svolgere le funzioni previste dagli articoli 114 e 118 della Costituzione.
Va inoltre ricordato che i dipendenti della Province hanno rischiato in questi anni la precarietà ed in ogni caso, con la persistente limitazione delle spese per il personale, non si prevede NESSUNA FUNZIONALITA’ dell’ Ente in termini di risorse umane necessarie.
La proposta di abolizione delle Province è stata portata avanti in questi anni da governi apparentemente diversi, da Berlusconi a Monti a Letta ed a Renzi, in nome di una demagogica volontà di far finta di voler ridurre i costi della politica ma in realtà, come i fatti e gli studi hanno dimostrato , allo scopo di utilizzare le risorse destinate alle Province per finanziare i costi della ristrutturazione liberista del bilancio statale.
Invece di colpire i veri costi impropri della politica, che da anni combattiamo , si è scelto di tagliare i diritti delle cittadine e dei cittadini ad poter avere garantiti servizi fondamentali per la propria vita che sono di competenza provinciale
La vittoria del NO al referendum del 4 dicembre scorso, con grande consenso popolare, sancisce, insieme alla affermazione dei valori democratici della Costituzione, la definitiva sconfitta del tentativi di abolire la Province e le riafferma come organo costituzionale.
Ecco perchè come PRC- SE, nell’ augurare il massimo successo alla manifestazione del 18 maggio e nel ringraziare gli amministratori -Sindaci, Consiglieri Comunali e provinciali – che l’ hanno organizzata e l’ UPI nazionale, RITENIAMO IMPROROGABILE UNA INIZIATIVA POLITICA PER IL RIPRISTINO DEL SUFFRAGIO UNIVERSALE per la elezione dei Consigli Provinciali, abrogando la legge Del Rio 56/2014.
Solo una elezione popolare può realmente ridare dignità costituzionale alle Province, permettendo a queste istituzioni di svolgere le proprie funzioni al servizio delle cittadine e dei cittadini.”
Raffaele Tecce
Responsabile nazionale Enti Locali della segreteria nazionale del Partito della Rifondazione comunista-Sinistra Europea.
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