Ospitare il circolo Gianni Bosio non è semplice solidarietà. Partono i primi corsi nella sede PRC di Via Boiardo

Ospitare il circolo Gianni Bosio non è semplice solidarietà. Partono i primi corsi nella sede PRC di Via Boiardo

di Michela Becchis

Il Comune di Roma chiede gli “arretrati”, istigato dal nebuloso e legalitario concetto del “danno erariale”, chiede gli “arretrati” o meglio sgombra o eufemisticamente chiede il rilascio del bene immobiliare. Ciò che si scriverà qui, vale per la gran parte delle realtà sociali che sono state cacciate indebitamente dai luoghi dove svolgevano attività preziose per l’intera comunità, per una città le cui amministrazioni non intendono più cosa sia una politica sociale, anche culturale. Chiedono “arretrati”, ma in realtà fanno arretrare la città, la strattonano violentemente all’indietro.

Fra queste realtà fondamentali e osteggiate c’è il Circolo Gianni Bosio. Il Circolo è per Roma e per il Lazio un’istituzione, nel senso che è stato ed è un luogo fondativo della cultura popolare. Ci ha fatto ricordare, insegnato la musica e le tradizioni popolari di tutto quello che a noi, comuniste e comunisti, ci riguarda. Dai partigiani alla lotta per la casa, dai canti delle lavoratrici a quelli degli scioperi, dai braccianti alle canzoni che hanno accompagnato i giorni tragici di Genova. Negli ultimi anni ha accolto i migranti non come poveri stracci scaricati da barche malandate, ma come donne e uomini portatori di culture altre, importanti come quelle degli sfruttatori, dei colonizzatori. Il Circolo Gianni Bosio ci ha fatto capire che o la cultura è un processo di movimento e di reciproco riconoscimento, oppure è esangue accademismo; ci ha fatto capire, mostrandocelo e cantandolo, cosa intendesse Gramsci quando parlava, anche per la cultura, di mondializzazione.

Sul loro sito si legge un’infinità di voci che parlano, cantano e raccontano di uguaglianza, di libertà, di dignità, che fondano sulla memoria la certezza che un altro mondo è possibile.” Per Rifondazione tutto questo è la politica.

Ma non bastano le assonanze ideologiche. Molti di noi al Bosio sono legati da affetto fraterno. E noi del Circolo “Maria Zevi” di Esquilino-Monti, il Circolo che oggi apre le porte e dona le chiavi, siamo tra questi. Un esempio? Le nostre feste, i compleanni di Bianca Bracci Torsi, le attività svolte con l’ANPI, l’evento legato alle Ragazze del Ponte (quella ribellione di donne all’occupazione nazista di Roma che insanguinò la città) sono stati tutti accompagnati dalla voce straordinaria e struggente di Sara Modigliani. Avere al nostro Circolo i corsi del Bosio, proprio oggi che arriva anche la sezione ANPI “Don Pietro Pappagallo” a svolgere le sue attività, non è un semplice atto di solidarietà, è il desiderio di camminare insieme, insieme di non arrendersi allo sfregio quotidiano di questa città, è la comune certezza che ogni essere umano ha il diritto di raccontare la propria storia, nessuna e nessuno escluso.

Attualmente al Circolo PRC “Maria Zevi” di Via Matteo Maria Boiardo 10/a si svolgono i seguenti corsi:

- Martedi pomeriggio, Roberta Bortoletti, organetto;

- Giovedì pomeriggio, Piero Brega e Oretta Orengo, chitarra e coro;

- Venerdì pomeriggio, Sara Modigliani, coro;

- Sabato mattina, Patrizia Nasini, coro.

Venite ai corsi del Circolo Gianni Bosio!!!

 

Michela Becchis, Segretaria del circolo Circolo PRC-SE “Maria Zevi” di Esquilino-Monti, Via Matteo Boiardo a Roma che sta ospitando il circolo Bosio

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