
Dopo Torino, Bari: licenziato un lavoratore dopo l’intervento cardiaco. Diciamo NO alla barbarie!
Pubblicato il 15 mar 2017
Dopo il licenziamento del lavoratore che aveva subito il trapianto di fegato a Torino, la Oerlikon-Graziano, fa il bis a Bari, licenziando un lavoratore che ha dovuto sottoporsi ad un intervento cardiaco.
E’ la barbarie più assoluta, esibita persino senza alcun pudore. Una barbarie in cui si vorrebbe cancellare ogni residuo di solidarietà, ed in cui le lavoratrici e i lavoratori non sono considerati persone con diritti e dignità, ma solo strumenti usa e getta nelle mani dei padroni.
Non si tratta solo della Oerlikon. Casi come questo non sono altro che la conseguenza di anni di attacco ai diritti e alla dignità del lavoro. Dalle controriforme Fornero al Jobs Act, dai voucher agli appalti, si è fatto di tutto per riportare il lavoro alla condizione servile e la società alla legge della giungla.
Siamo solidali con Massimo Paparella e sosteniamo con tutte le nostre forze lo sciopero e la manifestazione indetti per lunedì 20 marzo dalla Fiom a Bari.
NO alla barbarie, SI alla dignità del lavoro e della vita!
Roberta Fantozzi, responsabile lavoro PRC-SE
Paolo Ferrero, segretario nazionale PRC-SE
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