Roma: il circolo Gianni Bosio sgomberato dal Comune sarà ospitato da Rifondazione

Roma: il circolo Gianni Bosio sgomberato dal Comune sarà ospitato da Rifondazione

di Laura Zanacchi

Giovedi 16 febbraio 2017, in mattinata, arriva una mail di Sara Modigliani. L’oggetto è scritto tutto in maiuscolo LA POLIZIA HA SGOMBERATO IL BOSIO: “Carissimi e carissime purtroppo stamattina la polizia ha messo i sigilli all’edificio dove ha sede il circolo Gianni Bosio. Fra poco ci sarà una conferenza stampa. Nel frattempo la presentazione di stasera è spostata alla Casa internazionale delle Donne. Diffondete il più possibile!”

C’eravamo lasciati la sera prima con gli ultimi accordi per il concerto di musica curda il giorno dopo… cosa stava succedendo? Stava succedendo che anche il Circolo Gianni Bosio era stato “sgomberato” dal Comune di Roma, come tante altre realtà sociali e culturali della città. Nel pomeriggio arrivo alla Casa delle Donne e c’è già la troupe della rivista Internazionale che è venuta a fare un servizio sugli artisti di Roma Forestiera, il progetto del Bosio nato nel 2009 per archiviare, studiare e diffondere la musica dei migranti che vivono in Italia. “Si era sempre pensato che la musica popolare non ci fosse in città, che fosse una cosa legata al mondo rurale. Poi uno comincia a girare per la città e trova musicisti dietro ogni angolo. E questi musicisti sono romeni, senegalesi, nigeriani. Ti accorgi che la musica è tornata ed è stata portata dai cosiddetti forestieri”, ha scritto lo storico Alessandro Portelli, presidente del Circolo Gianni Bosio, che insieme ad altri ricercatori ha creato il più grande archivio sonoro di musica migrante in Europa. E mentre ascolto Roxana Ene, Hevi Dilara, Serhat Akbal, Sushmita Sultana, penso al coro di musica popolare di Sara Modigliani, a quello di Piero Brega e Patrizia Nasini, ai laboratori di organetto, chitarra e zampogna. E’ a questa realtà che hanno tolto la voce il 16 febbraio con lucchetto e catena i vigili urbani in via di Sant’Ambrogio 4, al Ghetto. A un’associazione che non ha né lucrato né fatto i propri interessi, ma prodotto cultura riconosciuta sia dalle istituzioni sia dal mondo internazionale della ricerca.

In attesa di una risposta delle istituzioni (N.B. la stiamo ancora aspettando), il 17 febbraio arriva la mail di Alessandro Portelli: “Ieri sul giornale di Rifondazione scrivevano che offrivano i loro spazi alle associazioni sfrattate. Ho parlato con Paolo Ferrero di Rifondazione, con il loro tesoriere e il segretario della federazione di Rifondazione di Roma. Loro ci ospiterebbero (gratis) nella sede di via Boiardo (San Giovanni), dandoci una piccola stanza nostra e una stanza grande da usare facendo turni”. 

Due giorni dopo ho già appuntamento con Marco Gelmini in via Boiardo. E’ accogliente e concreto: al Bosio serve una sede provvisoria per non chiudere o disperdere la scuola di musica e Rifondazione ci mette a disposizione subito quello che ha. Nello sconforto e nel disorientamento generale, il gesto di solidarietà che rimette in piedi – per ora – la scuola di musica del Circolo Gianni Bosio. Diffondete il più possibile!

 www.circologiannibosio.it

I migranti riportano la musica popolare per le strade di Romahttp://www.internazionale.it/video/2017/03/08/migranti-musica-roma

A Roma ennesimo sgombero degno di Kafkahttps://ilmanifesto.it/a-roma-ennesimo-sgombero-degno-di-kafka/

la pagina facebook del circolo Gianni Bosio

nelle foto il circolo Gianni Bosio partecipa alla protesta in Campigoglio contro gli sgomberi delle realtà sociali e culturali

circolo gianni bosio2 circolo gianni bosio1

 

 


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