Rignano, Forenza in visita al gran ghetto: «Peggio degli slums di Nairobi. La politica scelga da che parte stare»

COMUNICATO STAMPA

RIGNANO – FORENZA (ALTRA EUROPA-GUE/NGL) in visita oggi al Gran ghetto: ”
MI SONO VERGOGNATA DI ESSERE ITALIANA, SITUAZIONE PEGGIORE DEGLI SLUMS DI NAIROBI. LA POLITICA SCELGA DA CHE PARTE STARE”

“Questa mattina – dichiara Eleonora Forenza, eurodeputata de L’Altra Europa-gruppo GUE/NGL – sono stata al “Gran Ghetto” di Rignano per osservare di persona cosa era accaduto dopo lo sgombero ed il tragico incendio dei giorni scorsi, costato la vita a due lavoratori.
Ho trovato una situazione che mi ha fatto vergognare di essere italiana, uno scenario simile se non forse peggiore di quello che avevo visto a Korogocho in Kenya. Macerie ancora fumanti delle baracche abbattute e incendiate, aria irrespirabile, auto e caravan in panne usati come alloggi di fortuna. E soprattutto ancora decine e decine di lavoratori in attesa di conoscere il loro destino, spaventati dalla prospettiva di allontanarsi dai campi dove lavorano e di recarsi nelle strutture alternative predisposte dalla Regione.
Penso che la politica debba scegliere da che parte stare: da quella dei lavoratori sfruttati che vivono in condizioni non degne di un paese civile oppure da quella di chi li sfrutta o di chi cavalca la retorica miserabile dei respingimenti e della guerra fra i poveri.
Mi è sembrato evidente che lo sgombero sia avvenuto senza la necessaria informazione e condivisione con i lavoratori e avendo previsto un numero di alloggi alternativi inferiore alle reali esigenze, ovvero centinaia di persone in attesa delle migliaia che arriveranno per il lavoro stagionale estivo.
Quanto ho visto dimostra anche il totale fallimento e la barbarie della legge Bossi-Fini.
Non è accettabile che esista un tale livello di sfruttamento del lavoro. 10-12 ore di lavoro per pochi euro, sistemazioni senza acqua potabile e corrente elettrica. E il Gran Ghetto non è l’unica realtà di questo tipo nel foggiano.
Continuerò a seguire e denunciare la situazione, per quanto mi è possibile, e come ho già fatto anche grazie a Campagne in Lotta, che si occupa da tempo dei problemi di queste persone e di questo territorio”.

4 marzo 2017

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