Libertà (di stampa) per l’Ungheria!

Libertà (di stampa) per l’Ungheria!

Il Partito della Sinistra Europea denuncia la chiusura del più grande quotidiano in lingua ungherese, critico con il governo Orban.

L’8 ottobre 2016 con l’assistenza di un magnate dei media austriaci il governo ungherese con un’azione da putsch ha chiuso la pubblicazione di Népszabadság, uno dei più-diffusi giornali quotidiani di opposizione.

Dopo una lunga campagna di odio, i partiti di governo si sono spaventati dal mancato raggiungimento  del quorum nel referendum, il rafforzamento della voce delle organizzazioni critiche verso il governo e l’eco sociale dei crescenti scandali di corruzione. Stanno cercando di compensare la loro influenza politica in declino limitando i diritti democratici.

Dopo la chiusura di Népszabadság si attendono ulteriori restrizioni della libertà di parola con procedure legali contro le organizzazioni di opposizione e della società civile e l’ostacolo del lavoro della stampa.

La maggioranza degli elettori ungheresi non ha sostenuto la campagna di odio anti-rifugiati di Viktor Orban e l’idea di solidarietà avrebbe finalmente potuto essere salvata. I sostenitori della libertà e della repubblica democratica, tuttavia, possono essere efficaci solo se sono liberi di esprimere la propria opinione e possono rendere la giustizia pubblica alla società.

Il Partito della Sinistra Europea condanna la politica anti-democratica e anti-sociale del governo ungherese e chiede al Parlamento europeo di insediare una commissione d’inchiesta. Fermare il fascismo in Europa è possibile solo difendendo i diritti democratici e sociali.

Partito della Sinistra Europea

Népszabadság2

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The Party of the European Left denounces the closure of the largest newspaper in Hungarian, critical with the Orban Government

On 8 October 2016 with the assistance of an Austrian media magnate the Hungarian government by putsch-like action shut the publication of Népszabadság, one of the most-widely circulated daily opposition newspaper.

After a long hate campaign, the ruling parties have been frightened by the invalid quota-referendum, the strengthening of the voice of government-critical organisations and the social echo of the growing corruption scandals. They are trying to compensate their declining political influence by restricting the democratic rights.

After the shut down of Népszabadság further restrictions of the freedom of speech are expected by legal procedures against the opposition and civil society organisations and the hindrance of the work of the press.

The majority of Hungarian voters has not supported Viktor Orban`s anti-refugee hate campaign and the idea of solidarity could finally have been saved. The proponents of freedom and democratic republic, however, can only be effective if they are free to express their opinion and can make the justice public to the society.

The Party of the European Left condemns the Hungarian government’s anti-democratic and anti-social policy and demands from the European Parliament the set-up of a commission of inquiry. To stop fascism in Europe is only possible by defending the democratic and social rights.

www.european-left.org

 Népszabadság

The Party of the European Left (EL) is a political party at the European level which was formed in 2004. The EL is composed of 26 members parties and 7 observer parties.

“We refer to the values and traditions of socialism, communism and the labour movement, of feminism, the feminist movement and gender equality, of the environmental movements and sustainable development, of peace and international solidarity, of human rights, humanism and antifascism, of progressive and liberal thinking, both nationally and internationally”
Manifesto of the Party of the European Left, 2004

http://www.european-left.org/fr/node/3446

Népszabadság1

 

 


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