Referendum, voto per corrispondenza degli italiani temporaneamente residenti all’estero, Tecce e Ferrero: «Il governo fa confusione, la data ultima è il 2 novembre»

Referendum, voto per corrispondenza degli italiani temporaneamente residenti all’estero, Tecce e Ferrero: «Il governo fa confusione, la data ultima è il 2 novembre»

Paolo Ferrero e Raffaele Tecce, segretario nazionale e responsabile Istituzioni del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, hanno dichiarato:

«Da alcuni anni la legislazione elettorale prevede, positivamente, il diritto al voto per corrispondenza anche per gli italiani temporaneamente residenti all’estero (da almeno 3 mesi) come gli studenti erasmus, universitari, master, lavoratori precari, esercitando, con apposito modulo, una opzione da far pervenire ai Comuni di residenza entro il 2 novembre.
Il governo Renzi sta facendo un enorme confusione anche su questo: da giorni vengono trasmessi dalla Rai messaggi informativi che dicono che la data ultima entro la quale far pervenire tale opzione ai Comuni è l’ 8 ottobre, mentre un’apposita circolare del ministero dell’ Interno (la n. 40 del 28/9/2016 reperibile sul sito) chiarisce che, non essendo tale termine perentorio, la data ultima entro la quale va fatta perfevire l’opzione ai Comuni di residenza da parte degli “italiani temporaneamente residenti all’estero” è il 2 novembre.
Evidentemente il governo teme il voto dei giovani che studiano o lavorano all’estero perchè sa che vi sarà una valanga di NO.
Rifondazione Comunsita chiede al governo di intervenire immediatamente perchè la Rai modifichi la sua errata comunicazione sul voto per corrispondenza in occasione del referendum costituzionale e chiarisca esplicitamente che il termine entro cui esercitare l’ opzione è il 2 novembre prossimo».

5 ottobre 2016


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