
Ericsson – Prc: «Il governo si attivi immediatamente come non ha fatto finora. A che serve se non interviene neppure in casi estremi come questo?»
Pubblicato il 14 set 2016
di Roberta Fantozzi e Paolo Ferrero -
E’ gravissimo che il governo Renzi non stia facendo nulla sulla vertenza Ericsson, che ha visto oggi un nuovo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori.
Non solo ci sono quasi 400 persone che rischiano da un giorno all’altro di perdere il proprio posto di lavoro e territori che vedrebbero ulteriori processi di spoliazione produttiva, ma dovrebbe essere inaccettabile per qualsiasi governo la logica predatoria con cui si sta muovendo la multinazionale svedese.
Ericsson non è in crisi, e la sola motivazione delle proprie scelte è quella di fare maggiori profitti, tagliando e delocalizzando.
Ericsson ha ricevuto ingenti contributi pubblici, peraltro attribuitigli in quanto si è presentata come partner di soggetti pubblici.
Ma ora Ericsson ha deciso unilateralmente che presi i soldi, se ne può fregare dell’occupazione e delle produzioni.
E’ una logica inaccettabile, che va contrastata, pretendo che la multinazionale ritiri i licenziamenti e chiedendo in caso contrario la restituzione delle risorse pubbliche ricevute.
Per questo sosteniamo con tutte le nostre energie le iniziative delle lavoratrici e dei lavoratori che oggi hanno scioperato e continuano ad essere mobilitati a partire dai siti di Genova, Pisa, Napoli, Roma.
Il governo si attivi immediatamente come non ha fatto fin ora. Non si capisce a cosa serva se non è in grado di intervenire neppure in casi estremi come questo.
14 settembre 2016
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