14 giugno con le lotte in Francia:  No Jobs Act, No Loi Travail!

14 giugno con le lotte in Francia: No Jobs Act, No Loi Travail!

di Roberta Fantozzi*

Rifondazione Comunista invita tutte e tutti a costruire iniziative il 14 giugno in contemporanea con la manifestazione nazionale che si terrà a Parigi contro la Loi Travail, aderendo all’appello promosso da Altra Europa. Lo straordinario movimento francese che dura da più di due mesi,  non si ferma,  e oltre la manifestazione del 14, nuovi appuntamenti di lotta sono previsti in contemporanea alla discussione parlamentare della legge.

La lotta delle lavoratrici e dei lavoratori francesi, dei movimenti sociali e delle reti studentesche parla a tutta l’Europa.

La Loi Travail non è altro che il tentativo di esportare anche in Francia le controriforme del lavoro, parte integrante di quelle  “riforme strutturali” con cui le politiche neoliberiste stanno ovunque aggredendo i diritti e le conquiste del ‘900 per precarizzare, frammentare, ridurre il lavoro a pura merce.

A fronte di una situazione in cui, per diversi aspetti, in Francia hanno resistito positivamente “rigidità” e  tutele del lavoro, in cui i livelli di precarizzazione sono certamente inferiori a quelli di altri paesi europei, la Loi Travail mette insieme l’attacco al contratto collettivo nazionale, alla legge sulle 35 ore, alla protezione contro i licenziamenti.

La Loi Travail prevede il primato dell’accordo aziendale, anche peggiorativo, su quello di categoria. Tramite un accordo aziendale, non necessariamente legato a situazioni di crisi, si potranno aumentare le ore di lavoro senza aumentare il salario. Il lavoratore che rifiutasse l’accordo è licenziabile e “ricollocabile” in altro impiego.

Si pongono le condizioni per smantellare la legge sulle 35 ore, il cui limite potrà essere derogato da accordi aziendali senza l’intervento del sindacato di categoria, mentre contemporaneamente si alzano i tetti massimi della giornata e della settimana lavorativa.

I licenziamenti economici vengono estesi, perché sono giustificati in caso di riduzione del volume di affari per un arco di tempo variabile a seconda della dimensione di impresa, e senza la possibilità di intervento del giudice, mentre più in generale si riducono le tutele in caso di licenziamento illegittimo.

La presentazione della legge è stata preparata da una campagna di stampa di elogio del Jobs Act renziano e delle sue conseguenze: la “bolla” occupazionale determinata dai ricchi incentivi della Legge di Stabilità 2015, che si sta rapidamente sgonfiando al decrescere delle risorse regalate alle imprese, mentre sul campo resta la precarietà in ingresso del contratto a termine “acausale”, l’esplosione dei voucher, la piena libertà di licenziamento illegittimo.

Le lotte francesi parlano a tutta Europa, perché con le ovvie variabili nelle singole nazioni, è identico il modello che si vuole imporre: è quello della messa in concorrenza dei lavoratori, della precarietà, dell’ulteriore impoverimento del lavoro, funzionale ad un’economica in cui tutti dovrebbero rafforzare la capacità di competere per esportare le loro merci, scaricandone i costi sul lavoro.

E’ lo stesso modello del Jobs Act e delle tante leggi che negli ultimi anni hanno aumentato precarietà e frammentazione. E’ anche quello che vorrebbero imporre Federmeccanica e Confindustria, con lo smantellamento del contratto nazionale contro cui scioperano le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici il 9,10, e 15 giugno.

Lavoriamo con Altra Europa, con i movimenti sociali, per costruire una presenza nelle città per il 14 giugno, mettiamo uno striscione ai banchetti dove si raccolgono le firme per i referendum, sui monumenti delle città.. e con tutto quello che creativamente si riuscirà a costruire. 

Certo dovremmo fare molto di più, essere capaci di un salto di qualità nelle mobilitazioni in ogni paese e nel loro coordinamento su scala continentale. Intanto diamo un segnale per sostenere la straordinaria capacità di resistenza e mobilitazione che si sta dispiegando in Francia, alle lavoratrici e i lavoratori, alle ragazze e ai ragazzi che stanno lottando.

* segreteria nazionale PRC-SE

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francia 2016 cgt

Appello dell’Altra Europa per il 14 giugno


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