Francia: Pierre Laurent su vittoria Le Pen nel primo turno delle elezioni regionali

Francia: Pierre Laurent su vittoria Le Pen nel primo turno delle elezioni regionali

Pubblichiamo il comunicato con cui Pierre Laurent, segretario nazionale del Partito Comunista Francese, ha commentato il voto che ha segnato la netta affermazione del Fronte Nazionale.

Le prime stime fin ora note dei risultati del primo turno delle elezioni regionali confermano il grave stato di allerta sociale e democratica del paese.
Nel nostro paese, la Francia, dove milioni e milioni di persone sono gravemente colpite dalla disoccupazione, dalla precarietà, dal potere della finanza sulle nostre vite e sul nostro lavoro, dove la paura del futuro corrode la vita di molti dei nostri concittadini, dove gli attentati del 13 novembre hanno aggiunto la paura a tutta questa insicurezza sociale, esiste la minaccia reale di vedere la destra e l’estrema destra guidare domenica prossima la stragrande maggioranza, e forse la totalità, delle 13 nuove regioni. Sarebbe un disastro che la stragrande maggioranza del nostro popolo pagherebbe a caro prezzo.
Si tratta di una situazione estremamente pericolosa per il nostro Paese perché il Fronte Nazionale, dopo le elezioni europee, rafforza la sua posizione di primo partito politico. Il razzismo conclamato del suo programma liberista-populista è una chiara messa in discussione dei valori di uguaglianza, libertà e fraternità della nostra Repubblica.
In questo contesto, oltre il 50% degli elettori e degli elettori hanno scelto ancora una volta di astenersi, marcando una loro massiccia e ormai strutturale sfiducia di fronte al funzionamento ogni giorno più deficitario della nostra democrazia. La rabbia contro tutti i tradimenti della parola data, degli impegni presi e subito abbandonati, continua a crescere.
I risultati portano chiaramente il segno della situazione eccezionale in cui queste elezioni si sono svolte. Le questioni proprie delle elezioni regionali sono state volutamente accantoonate. Dopo gli attentati del 13 novembre, la paura che hanno suscitato e l’ansia causata dallo stato di emergenza sono stati ampiamente strumentalizzati e hanno ulteriormente complicato la votazione.
Perché siamo giunti a questo punto? Perché per anni gli attacchi dei poteri del denaro nei confronti del lavoro, la deregolamentazione della globalizzazione capitalistica, le politiche ultraliberiste europee hanno smantellato le forme di solidarietà. Perché il pensiero unico dominante ha massacrato tutti i tentativi di aprire un nuovo percorso di trasformazione sociale.
La responsabilità dei vari governi che hanno proseguito per dieci anni, contro la volontà della maggioranza del paese, in politiche di austerità sempre più dure, applicate con metodi sempre più autoritari, è immensa. L’impasse politico, economico, sociale, in cui si sono intestarditi a spingere il paese ha alimentato un rifiuto che niente può fermare.
L’ascesa del Fronte Nazionale è stato inoltre alimentato da questo rifiuto che la destra dei Repubblicani e l’UDI e i dirigenti socialisti hanno profuso incoscientemente per promuovere il Fronte Nazionale e, per farne il loro “concorrente” principale, un parafulmine per conservare la loro egemonia. Hanno banalizzato le loro idee, sperando in questo modo di soffocare ogni speranza di trasformazione sociale e promuovere i loro progetti di ricomposizione politica. Il risultato è il disastro politico a cui stiamo assistendo.
I comunisti non si rassegneranno mai. E con loro sono molti i democratici, gli elettori di tutte le famiglie della sinistra a non accettare questo scenario mortifero. La loro riunificazione nell’azione sarà necessaria più che mai.
Le liste in cui i comunisti erano impegnati con il Front de gauche e le forze cittadine e ambientaliste hanno lavorato per aprire un altro percorso, contro l’austerità, per la solidarietà e il progresso umano condiviso. Questa sera, il risultato ottenuto dalle liste è un punto di partenza per le battaglie a venire e per battere la destra e il Fronte Nazionale al secondo turno. Questi risultati sono certamente ancora molto insufficiente. Le nostre ambizioni rimangono per il futuro. Ma stasera, senza il rispetto di queste liste e dei loro componenti, nulla è possibile a sinistra.
Stasera, una cosa è certa. La grande sfida del nuovo periodo politico che si apre sarà quello di costruire un nuovo progetto di sinistra solidale e fraterna per il nostro Paese e per la nostra Repubblica. Questo progetto deve essere un progetto di solidarietà, di prosperità condivisa e di pace e non un progetto di guerra, di concorrenza e di reciproco egoismo. Nelle settimane e nei mesi a venire, i comunisti prenderanno a sinistra, con tutte le forze civili, sociali e politiche disponibili, tutte le iniziative necessarie per la costruzione politica di questo nuovo patto per il futuro per la Francia, per la cui direzione gli attuali dirigenti del paese sono totalmente mancanti.
Per il secondo turno, il PCF vuole rispettare la volontà degli elettori che hanno riposto la loro fiducia nelle liste cittadine e del Front de Gauche al primo turno. Perché questi elettori siano rappresentati dagli eletti a cui hanno dato fiducia, perché le regioni con competenze estese e utili per la vita quotidiana, possano contare su eletti a sinistra determinati a continuare a combattere contro l’austerità e per la promozione di politiche pubbliche di solidarietà, per battere la destra e respingere il pericolo della estrema destra del Fronte Nazionale, il PCF invita a costruire per il secondo turno delle liste che riuniscano le diverse liste di sinistra del primo turno. In queste liste, nessuno aderisce a nessuno. La somma di queste liste è l’unico modo per evitare la vittoria completa della destra e dell’estrema destra. Nelle assemblee regionali, gli eletti comunisti agiranno liberamente sulla base dei loro impegni verso gli elettori presi al primo turno, per promuovere tutto ciò che può aiutare la nostra gente a vivere meglio.
La Francia non può fermarsi qui … Il nostro popolo chiede cambiamento, dei raggruppamenti e delle direzioni per uscire dall’attuale impasse. È urgente porre l’essere umano al centro di tutte le questioni sociali e non la finanza.

Intervento di Pierre Laurent, segretario nazionale del Partito comunista francese.

http://www.pcf.fr/79508

traduzione di Stefano Acerbo GC


Sostieni il Partito con una



 
Appuntamenti

PRIVACY







o tramite bonifico sul cc intestato al PRC-SE al seguente IBAN: IT74E0501803200000011715208 presso Banca Etica.