
Rifondazione sostiene lo sciopero del lavoro pubblico promosso dall’USB per il 20 novembre
Pubblicato il 19 nov 2015
di Roberta Fantozzi -
Rifondazione Comunista esprime il proprio sostegno allo sciopero generale del lavoro pubblico promosso da USB per il 20 novembre e a tutte le mobilitazioni che saranno messe in campo contro la legge di stabilità e le politiche del governo Renzi.
Mentre il governo favorisce l’evasione fiscale e continua a destinare una gran quantità di risorse per le imprese (dopo l’Irap il taglio dell’Ires, la decontribuzione, il super ammortamento…), continua la distruzione di ogni servizio e funzione pubblica.
I tagli alla sanità pari in due anni a 6,7 miliardi complessivi, alle regioni per cui si prevedono nel prossimo triennio 17 miliardi di ulteriori tagli, alle partecipate e agli investimenti, rendono evidente la volontà di accelerare la distruzione del welfare per favorire le logiche assicurative: una nuova espansione della finanza speculativa dove prima erano diritti universalmente garantiti.
Ed è inaccettabile il nuovo blocco del turn-over che mette in discussione lo svolgimento di servizi essenziali, come lo è il rifiuto di rinnovare il contratto dei lavoratori pubblici, giacchè non si può chiamare rinnovo, la mancia insultante che il governo mette a disposizione dopo 6 anni di blocco della contrattazione. I 300 milioni stanziati che si traducono in aumenti di 16 centesimi al giorno, sono poco più della metà di quanto destinato all’eliminazione dell’IMU per gli “imbullonati” o meno di un dodicesimo di quello che varrà a regime il taglio dell’Ires, cioè della tassa sui profitti.
Va mandato a casa un governo che sta facendo quello che non era riuscito a fare neppure Berlusconi.
Va costruita un’ alleanza tra i cittadini a cui vengono tagliati diritti essenziali, dalla sanità ai trasporti pubblici, ai servizi sociali, e le lavoratrici e i lavoratori pubblici.
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