
Governo golpista ucraino mette fuori legge il Partito Comunista. Italia ritiri ambasciatore e UE smetta di finanziare nazisti
Pubblicato il 24 lug 2015
Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, dichiara:
«La decisione del governo golpista ucraino di mettere fuori legge il Partito Comunista Ucraino è una intollerabile azione antidemocratica e una vendetta postuma dei nipoti delle SS Ucraine che combatterono a fianco del nazismo nella Seconda Guerra Mondiale. L’Italia ritiri immediatamente l’ambasciatore da Kiev e l’Unione Europea la smetta di finanziare i nazisti al governo in Ucraina. L’equiparazione tra nazismo e comunismo operata dal governo ucraino è una pura presa in giro in un paese in cui i nazisti hanno formazioni paramilitari riconosciute ufficialmente, fanno stragi che restano impunite ed in cui i simboli del regime collaborazionista con i nazisti vengono riabilitati e posti al centro della vita pubblica».
24 luglio 2015
N.B.: La gravità delle leggi anticomuniste e di rivalutazione delle milizie filonaziste in Ucraina ha suscitato preoccupazioni e allarme di intellettuali e studiosi di tutto il mondo. Questo il testo di un lettera aperta, completamente ignorato dall’informazione italiana, sottoscritta a livello internazionale da studiosi dell’Ucraina: http://www.rifondazione.it/primapagina/?p=17868
[nella foto Stepan Bandera, eroe nazionale per l'attuale regime di Kiev , durante la seconda guerra mondiale in divisa SS]
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