Firmate petizione per chiedere al parlamento discussione urgente sulla Grecia

GRANDE E URGENTE RACCOLTA DI FIRME: CHIEDIAMO AL PARLAMENTO UNA DISCUSSIONE SULLA GRECIA. 

Il Governo greco partecipa ai negoziati con l’Europa rispondendo al mandato popolare. 
A quale mandato rispondono i negoziatori italiani?
Cari e care,
nella riunione di Cambia la Grecia Cambia l’Europa abbiamo deciso di lanciare una campagna di massa per chiedere ai parlamentari italiani di imporre una discussione parlamentare sulla Grecia.
“Il Governo greco partecipa al negoziato con l’Europa sulla base di un mandato popolare. Sulla base di quale mandato agiscono i negoziatori italiani?”
Sarà questo il nostro principale contributo alla campagna europea Change4all, in questi giorni decisivi per la vicenda greca e per il futuro dell’Europa.
La lettera è qui sotto. È possibile firmare la lettera al seguente link:
Obiettivo: tantissime firme in pochi giorni. 
Le firme saranno consegnate in Parlamento, al Presidente di Camera e Senato e ai gruppi parlamentari.
Si chiede a tutti e a tutti, singoli e organizzazioni, di fare propria questa campagna diffondendola e chiedendo di sottoscriverlaorganizzando iniziative ad hoc o promuovendola nelle proprie  iniziative già previste.
Organizzeremo una presenza visibile sotto il Parlamento.
Ai gruppi organizzati in tutta Italia si chiede di organizzare iniziative visibili davanti alla sede del proprio Comune, per chiedere anche alle istituzioni locali di prendere posizione in merito – collettive dei consigli comunali dove possibile, o di singoli gruppi consiliari.
Inoltre:
Nei prossimi giorni, si concorderà un messaggio comune – anche questo da consegnare ai presidenti dei parlamenti dei 28 paesi membri e del Parlamento Europeo.
È importante registrare nella mappa della solidarietà, che si trova sul sito change4all tutte le iniziative, le vertenze e le lotte del prossimo mese -non solo quelle dedicate alla Grecia ma ai diritti, alla democrazia, alla pace e alla dignità – per mostrare la connessione fra gli attori della resistenza e del cambiamento in a Europa.
Cambia la Grecia Cambia l’Europa parteciperà all’assemblea della Coalizione Sociale il 6 e 7 a Roma (molti promotori della quale partecipano alla campagna).
E parteciperà alla manifestazione prevista il 20 giugno contro l’Europa fortezza e dell’austerità, per i diritti dei migranti, la giustizia sociale, i diritti, la pace nel Mediterraneo.

Lettera aperta alle parlamentari e ai parlamentari italiani

CHIEDIAMO AL PARLAMENTO UNA DISCUSSIONE URGENTE SULLA GRECIA

IL GOVERNO GRECO AGISCE SU MANDATO DEMOCRATICO DEL SUO POPOLO.

QUALE MANDATO HANNO I NEGOZIATORI ITALIANI?

Care deputate e cari deputati, care senatrici e cari senatori,

il negoziato istituzioni europee, creditori e la Grecia sta arrivando alla stretta finale. E’ evidente che esito del negoziato avrà serie conseguenze sul futuro della stessa Unione Europea.

Il governo greco sta cercando di raggiungere un accordo onorevole che rispetti sia gli obblighi della Grecia come stato membro della Unione Europea, sia il mandato elettorale del popolo greco.

Ha finora onorato tutti i debiti solo con le proprie risorse, in una permanente ed orchestrata asfissia di liquidità. Ha introdotto riforme democratiche che stanno producendo effetti positivi.

Sin dall’inizio dell’estenuante negoziato, il governo greco ha ribadito di doversi attenere al mandato democratico affidatogli dal popolo – e per questo, di non poter accettare il programma di austerità esattamente come esso era stato imposto alla Grecia dalla Troika.

Ma i negoziatori italiani, invece, a chi rispondono? Quale mandato democratico è stato loro affidato, e da chi?

In questo momento cruciale per il destino dell’Unione Europea noi chiediamo a voi, che siete rappresentanti eletti dal popolo italiano, di rivendicare il vostro mandato e di difendere la sovranità popolare anche nel nostro paese.

Vi chiediamo di pretendere urgentemente 

una discussione parlamentare sul negoziato con la Grecia.

Aldilà del giudizio sul governo Tsipras, si tratta di difendere la democrazia in Italia e in Europa, la dignità del nostro popolo e delle nostre istituzioni insieme a quella del popolo greco.

Se l’insostenibile “sovranità della finanza” dovesse prevalere sulla sovranità del popolo, i popoli europei tutti perderanno. La loro subordinazione alla oligarchia finanziaria europea e mondiale ne uscirà rinforzata, e la credibilità dei parlamenti ne uscirà ancor più devastata.
Anche in Italia potrebbero aggravarsi le pesanti interferenze sulle scelte politiche, e ciò sarebbe una limitazione inaccettabile della nostra democrazia e della nostra sovranità.
Crediamo sia interesse comune impedire che la scelta democratica di difendere i lavoratori, le pensioni, il servizio sanitario nazionale, l’accoglienza, i beni comuni -in Grecia come nel nostro paese – venga sacrificato agli interessi finanziari e speculativi.
In fede

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