La Sinistra Europea contro il TTIP #18a Stop TTIP, CETA E TISA! Non c’è democrazia senza la volontà dei popoli

La Sinistra Europea contro il TTIP #18a Stop TTIP, CETA E TISA! Non c’è democrazia senza la volontà dei popoli

STOP TTIP & CETA & TISA. Non c’è democrazia senza la volontà del popolo

Stop TTIP, CETA e TISA!

L’obiettivo principale di questi accordi tra l’Unione europea e gli Stati Uniti è concentrare l’economia nelle mani di pochi, attraverso la liberalizzazione del mercato, la privatizzazione e la globalizzazione dell’economia, senza la reale globalizzazione delle risorse. Se non li fermiamo, diventeremo la più importante zona di libero scambio al mondo. Il principio della liberalizzazione avrà la meglio su tutto: la sovranità nazionale, i diritti umani, l’ambiente e anche la pace. La NATO, in occasione del vertice a Cardiff il 4 settembre 2014, ha già elogiato il TTIP e creato una forza di intervento rapido per garantire che i principi cardine e le risorse primarie non vengano messi in discussione.

Inoltre, gli Stati membri perderanno la possibilità di ricorso contro le decisioni dei giudici, nel caso in cui una società straniera denunci un governo sul terreno di una legge specifica che danneggi i suoi interessi commerciali.

è facile smantellare le promesse infondate che i sostenitori del TTIP millantano a proposito della crescita economica. Sappiamo cosa è successo con il trattato di libero scambio tra gli Stati Uniti, Canada e Messico. Il Messico ha perso infatti la sua capacità di esportazione contro l’invasione dei prodotti americani. Le condizioni di lavoro sono diventate più precarie e i salari sono crollati.

I lavoratori diventano una semplice merce, e si permetterà che un lavoratore polacco possa essere assunto in Polonia per stringere le viti in una fabbrica in Germania, con le condizioni economiche e dei diritti dei lavoratori del suo paese di origine. Negli Stati Uniti non ci sono diritti collettivi dei lavoratori, valgono solo i singoli rapporti individuali. Nessun lavoratore può rivolgersi a un tribunale. E’ il sogno della capitale e della sicurezza flessibile che si realizza.

La mobilitazione dei cittadini può far fare dei passi indietro al trattato, che è un tentativo di rapina dei nostri diritti e dei servizi pubblici e sociali. Non sarebbe la prima volta. Ricordiamo il NO clamoroso che i francesi hanno dato al Trattato costituzionale del 2005.

La Sinistra europea sostiene e partecipa alle azioni che si terranno a Bruxelles il 18 aprile, il Comitato esecutivo che si terrà questo fine settimana in occasione del CES si unirà alla manifestazione che sfilerà per le strade di Bruxelles con il nostro striscione contro il TTIP e in favore della solidarietà, dei diritti di tutti e per la pace. I partiti della EL parteciperanno nei rispettivi paesi alle manifestazioni organizzate per quel giorno.

STOP TTIP & CETA & TISA. There is no democracy without
the will of the people

 

We need to stop the TTIP, along with CETA and TISA!

The aim of these treaties between the EU and the USA is more sharply to concentrate economy in a few hands through the market deregulation, privatization and globalization of the economy, without the globalisation of resources indeed. If we do not stop it, it will be the world’s most important free trade zone. The principle of deregulation will be over everything: national sovereignty, human rights, environment and even peace. NATO, at the Summit in Cardiff on September 4, 2014, already made a eulogy to the TTIP and created a Rapid Intervention Force guaranteeing that the raw materials won’t be put into question.

Besides, the member states will lose the possibility to appeal against the judges’ decisions when a foreign company denounces a government on the grounds that a specific law hurts their commercial interests.

It is easy to dismantle the unfounded promises that they make on economic growth. We know what happened with the free trade treaty between the United States, Canada and Mexico. Mexico lost its export capacity against the invasion of American products. And the working conditions became precarious in labor and in the fall of wages.

>Workers become a simple merchandise, and it will allow that a Polish worker can be hired in Poland to tighten screws in a factory in Germany with the economic conditions and labor rights from his country of origin. In the United States there is no workers’ right, only individual relationships. No worker may turn to a court. It is the capital’s dream of the flexi safety made true.

Citizen mobilization can take back the Treaty, which is an attempt of abduction of our rights and public and social services. It would not be the first time. We have the resounding NO that the French people gave to the Constitutional Treaty in 2005.

The European Left supports and takes part in the actions that will occurr in Brussels on 18th April, the Executive Board being held this weekend at the CES, will join the demonstration that will parade through the streets of Brussels with its banner against the TTIP and in favour of solidarity, rights of all and for peace. The parties of the EL will participate in their respective countries in the demonstrations organized for that day.

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