
Ucraina equipara comunismo a nazismo, Ferrero: «Siamo alla barbarie: revisionismo storico che pone condizioni per rinascita nazismo»
Pubblicato il 9 apr 2015
di Paolo Ferrero -
«Siamo alla barbarie: la decisione del parlamento ucraino di mettere sullo stesso piano comunismo e nazismo vietando i loro simboli è una vergognosa operazione di revisionismo storico che confonde vittime e carnefici. I nazisti dettero vita ai campi di concentramento e centinaia di migliaia di comunisti vi furono massacrati insieme ad ebrei, rom, gay, disabili. Se la barbarie nazista è stata sconfitta nella Seconda Guerra Mondiale è grazie all’alleanza degli Usa e dell’ Uess contro il nazismo e i regimi collaborazionisti come quello ucraino. In Ucraina è ormai evidente che è in atto una deriva revisionista e totalmente antidemocratica, esemplificata dalla presenza dei nazisti al governo. Unione Europea e USA sono pienamente responsabili di questa situazione, avendo favorito il colpo di stato che ha messo in sella l’attuale governo di Kiev. Mentre Mogherini e Renzi hanno tenuto bordone ai nazisti di Kiev, noi chiediamo che l’Italia richiami l’ambasciatore dall’Ucraina e come Tsipras diciamo: basta sanzioni alla Russia, serve una mediazione politica pacifica per costruire una pace duratura e rispettosa di tutti.
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