
Lupi, Ferrero: «Excusatio non petita, accusatio manifesta».
Pubblicato il 20 mar 2015
di Paolo Ferrero -
Le dimissioni di Lupi sono un atto dovuto di un “mercante nel tempio”: nulla a che vedere con i martiri. Certo, bisogna riconoscere a Comunione e Liberazione che i suoi dirigenti hanno un certo stile – non proprio sobrio, visti i rolex e gli yacht -: superfici di contatto con corruzione, affari, raccomandazioni e poi la richiesta di perdono!
Ma, come si suol dire, excusatio non petita, accusatio manifesta. La cosa vergognosa è che questi soggetti sarebbero il “nuovo che avanza” di Renzi: quali “compensazioni” avranno concordato in questi lunghi giorni di discussioni frenetiche?
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