«Altro che responsabilità civile, questo è un altro capitolo del Patto del Nazareno!»

«Altro che responsabilità civile, questo è un altro capitolo del Patto del Nazareno!»

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, e Giovanni Russo Spena, responsabile Giustizia di Rifondazione Comunista, dichiarano:

 «Altro che responsabilità civile, questo è un altro capitolo del Patto del Nazareno! Come sempre accaduto nell’ultimo ventennio i problemi della giustizia vengono usati per regolamenti di conti con la magistratura, producendo provvedimenti che certo non hanno al centro i diritti dei cittadini.

Ci voleva Renzi per portare a termine questa ennesima “riforma” che profuma di berlusconismo, segno che le classi dirigenti politiche ed economiche di questo paese sono unite nell’insofferenza verso quello che sentono come un troppo invadente controllo di legalità.

Si partiva da in problema reale ma la concretezza delle norme approvate non può che spingere a un giudizio negativo e fortemente preoccupato per lo stato di diritto, l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge e l’indipendenza della magistratura.

Se è vero che la Corte di giustizia europea aveva chiesto una legge più incisiva rispetto alla legge Vassalli del 1988, è pur vero che è molto grave e contrario alla decisione del 1990 della Consulta il fatto che la nuova legge elimini il “filtro”di ammissibilità dell’azione civile di responsabilità per escludere azioni temerarie e intimidatorie. Vengono, in tal modo, coinvolte l’attività valutativa e interpretativa del giudice, che è il ruolo primo della giurisdizione.

Questa non è una rivoluzione come vaneggia il ministro Orlando, ma un provvedimento che rende la giustizia ancor più di classe, una giustizia, e uno Stato quindi, “debole con i forti, forte con i deboli”. Un provvedimento dal carattere restauratore dunque volto a mettere in riga la magistratura più che a garantire al comune cittadino una giustizia giusta».

 25 febbraio 2015


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