La Sinistra europea è scesa in strada a sostegno della Grecia, per una Europa che cambia

La Sinistra europea è scesa in strada a sostegno della Grecia, per una Europa che cambia

Migliaia di cittadini di Atene, Roma, Parigi, Bruxelles, Berlino, Lisbona, Vienna, Madrid, Londra e molte altre città in Europa, e negli Stati Uniti, sono scese in piazza in solidarietà con il popolo greco, che vive un crisi umanitaria, che tre settimane fa ha votato per porre fine alle politiche di austerità imposte dalla Troika. Il Partito della Sinistra Europea (EL) ha lanciato  una settimana di mobilitazione europea dall’11 al 17 febbraio in uno dei momenti chiave dei negoziati per la ristrutturazione del debito greco, al fine di mostrare la pressione popolare contro la decisione raggiunta dall’ Eurogruppo. Si tratta di una questione di solidarietà, ma anche di una rivendicazione della modifica delle regole imposte dalla Banca centrale europea e dalla Troika.

Domenica 15 febbraio, durante una manifestazione tenutasi a Parigi, il presidente della Sinistra Europea, Pierre Laurent, ha affermato che invece di rilanciare ultimatum, quello che la Commissione europea deve fare è negoziare con il governo greco. Da parte sua, la vice-presidente della Sinistra Europea, Maite Mola, che ha partecipato a tutte le mobilitazioni svoltesi a Bruxelles, ha insistito che dobbiamo rispettare la sovranità dei popoli, quando votano, aggiungendo che “la sinistra deve lavorare insieme avendo come obiettivo comune la fine del capitalismo predatorio e la soluzione deve essere europea “. In Italia più di 20.000 persone sono state convocate dalla sinistra italiana e dalla CGIL. La campagna di sostegno continua ancora oggi, dopo l’ultimatum di ieri dell’Eurogruppo. Pierre Laurent, insieme a Maite Mola e al presidente di Die Linke, Bernd Riexinger, terrà una conferenza stampa a Berlino in cui si intende rafforzare il sostegno al primo governo europeo che affronta la politica ultra-neoliberista della Troika. Le manifestazioni più numerose della scorsa settimana si sono tenute naturalmente in Grecia, dove, secondo i sondaggi pubblicati dalla stampa, il 78% dei greci sostengono il loro governo e come si occupa di Bruxelles contro le politiche di austerità. Inoltre, secondo i sondaggi, se le elezioni venissero ripetute oggi Syriza vincerebbe con il 45,4% dei voti ottenendo la maggioranza con 186 membri su 300 del Parlamento ellenico.

 

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