
Bce, Ferrero: «Altro che salvatore della patria, Draghi pratica la lotta di classe dall’alto»
Pubblicato il 4 dic 2014
di Paolo Ferrero -
Il nulla di fatto che ha caratterizzato l’odierna riunione della BCE segue un copiano già visto troppe volte. La BCE si muove con un ritardo cosmico rispetto ai problemi dell’eurozona. Non si tratta però di ignavia ma di un criminale calcolo politico: Da quando è cominciata la crisi la BCE segue infatti un un copione fisso. Prima si lascia marcire la situazione al fine di obbligare gli stati a distruggere il welfare e i diritti dei lavoratori, poi, prima che l’Euro deflagri, la Bce interviene. Si tratta di una azione che non è volta a far ripartire l’economia e l’occupazione ma a praticare una durissima e criminale lotta di classe dell’alto, contro le conquiste del movimento operaio. Tutto questo viene mascherato dietro i dissensi tedeschi – che ci sono ma sono minoritari e aggirabili – ma dimostra come Draghi non sia per nulla il salvatore della patria. Draghi lascia marcire la situazione per indebolire ulteriormente i lavoratori.
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