
Linee guida su fecondazione eterologa misogene e irrazionali
Pubblicato il 20 ott 2014
di Paolo Ferrero – Scandalosamente all’unanimità la Conferenza delle Regioni ha approvato le linee guida sulla fecondazione eterologa Alle donne sterili, fino a 43 anni, sarà garantita l’operazione gratuita o con ticket dentro le prestazioni del servizio sanitario nazionale. Le donne oltre ai 43 anni dovranno sobbarcarsi interamente il costo dell’intervento. Ancora una volta su questa materia la politica risponde a delle situazioni concrete attraverso il meccanismo del controllo, dei divieti e della penalizzazione. Quello che la orribile legge 40 sulla fecondazione assistita aveva vietato, cioè la fecondazione eterologa, ora ridiventato possibile grazie alla sentenza della Corte Costituzionale, si inceppa nelle pastoie della politica del Governo Renzi e nella idea media che i governi regionali hanno della libertà femminile. La sessualità e la maternità come libera scelta all’epoca della precarietà e della mancanza di reddito sono un argomento che scotta nel clima delle larghe intese. Quando non si riconosce pienamente il principio dell’autodeterminazione in nome del risparmio e dell’austerità si produce disuguaglianza, ingiustizia e accanimento contro le donne.
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