Pistoia antifascista unita e pacifica respinge Bolsonaro e mette in un angolo Salvini

Ivano Bechini*

Una giornata intensa e di sano antifascismo, iniziata con un arcobaleno (vero) su Pistoia, ha accolto con molta disistima Bolsonaro. Due le manifestazioni antifasciste: stamani oltre 250 cittadini e compagni, tra cui tanti ragazzi dei Fridays for Future, in piazza Duomo in un presidio di protesta, chiamati da Associazione Palomar, Rifondazione Comunista, PCI, PC e con l’adesione di ARCI, Potere al Popolo e numerose realtà associative di base e sigle della sinistra politica (12 sigle), hanno detto con chiarezza che Bolsonaro non è gradito a Pistoia perché ha commesso crimini contro l’umanità, perché è un genocida, perché offende la memoria dei quei giovani militari brasiliani che hanno perso la vita per dare la democrazia e la libertà alle nostre terre e ai nostri paesi.

In una città blindata per il contemporaneo e provocatorio arrivo di Salvini e con il Vescovo che si è rifiutato di fare Messa alla presenza di chi “strumentalizza per fini politici un momento di preghiera e di raccoglimento”, quella piazza ha raccolto le migliori energie della città. E non era scontato che fosse un successo come è stato. Successo ripetuto con la manifestazione del pomeriggio, una commemorazione con tanto di corone di alloro e interventi di CGIL, ANPI, Libera ma che vedeva anche la presenza della variegata sinistra politica e sociale che legavano con un filo rosso quella commemorazione dei giovani soldati brasiliani alla manifestazione della mattina.

Bella e importante la presenza di numerosi giovani brasiliani oggi in Italia. Una mobilitazione messa in piedi in 3 giorni ha visto una spinta unitaria di base forte e sicuramente più avanzata dei vari rappresentanti delle tante sigle politiche e ha segnato una bella giornata per la Pistoia antifascista e antirazzista.

*Seg. Provinciale PRC-SE Pistoia