Zapatisti in arrivo in Europa

Angela Bellei –

BUON VIAGGIO PER LA VITA

Dal 26 aprile scorso l’avanguardia della delegazione di compagni e compagne zapatisti/e si trova in un porto della Repubblica Messicana, in attesa di salpare il 3 maggio alla volta dell’Europa.

Con una piccola cerimonia, secondo i loro usi e costumi, la delegazione ha ricevuto dai popoli indigeni il mandato di portare un abbraccio ai popoli che nel continente europeo si ribellano e resistono, ma anche per ascoltare e imparare dalle loro storie, geografie, calendari e modi.

IL 3 maggio saliranno sulla nave “La Montagna” per un viaggio che dovrebbe durare dalle 6 alle 8 settimane. Si stima che nella seconda metà di giugno 2021 saranno al largo delle coste europee.

In quello che hanno chiamato “Viaggio per la Vita». Capitolo Europa”, le/i delegat@ zapatist@ incontreranno coloro che li hanno invitati a parlare delle reciproche storie, dolori, rabbie, conquiste e fallimenti. Finora hanno ricevuto e accettato inviti da 29 paesi e per poter incontrare tutte le realtà geografiche, altre delegazioni raggiungeranno l’Europa nel mese di luglio in aereo. L’intero gruppo sarà costituito da 160 persone. Dall’Italia l’invito è stato trasmesso dall’Assemblea LAPAZ (Libera Assemblea Pensando/Praticando Autonomia Zapatista) costituitasi nello scorso mese di ottobre e di cui Rifondazione Comunista fa parte.

Sette persone, sette zapatisti/e, compongono la frazione marittima della delegazione che visiterà l’Europa. Quattro sono donne, due sono uomini e unoa è otroa. 4, 2, 1. Lo squadrone 421 è già acquartierato nel “Centro di Addestramento Marittimo-Terrestre Zapatista”, situato nel Semillero Comandanta Ramona nella zona Tzotz Choj.

Ci racconta il SupGaleano: “Non è stato facile. Piuttosto, è stato tortuoso. Per arrivare a questo calendario abbiamo dovuto affrontare obiezioni, consigli, scoraggiamenti, inviti alla misura e alla prudenza, veri sabotaggi, bugie, volgarità, resoconti dettagliati delle difficoltà, pettegolezzi e insolenze, e una frase ripetuta fino alla nausea: “quello che volete fare è molto difficile, se non impossibile”. E, naturalmente, dicendoci, ordinandoci cosa dovremmo e non dovremmo fare. Tutto questo, su questa e sull’altra sponda dell’oceano. Tutto questo senza contare gli ostacoli del governo supremo e della sua burocrazia ignorante, ostinata e razzista. Le/i 7 sono nate-i nel continente che chiamano “America” e il fatto che condividano dolore e rabbia con altri popoli originari da questa parte dell’oceano, li rende Latinoamericani. Sono anche messicani di nascita, discendenti dei popoli originari maya, come verificato con le loro famiglie, vicini e conoscenti. Sono anche zapatisti, con documenti dei municipi autonomi e delle Giunte di Buon Governo che lo avallano. Non hanno crimini dimostrati a loro carico e che non siano stati sanzionati opportunamente. Vivono, lavorano, si ammalano, si curano, amano, si disamorano, ridono, piangono, ricordano, dimenticano, giocano, fanno sul serio, prendono appunti, cercano un pretesto, insomma, vivono nelle montagne del Sudest Messicano, in Chiapas, Messico, Latinoamerica, America, Pianeta Terra, eccetera.”

Anche per l’assemblea LAPAZ Italia non è stato semplice orientarsi sul che fare, data la mancanza di notizie certe dal Messico. Un mese fa gli zapatisti hanno optato per avere un rapporto diretto con i Paesi invitanti e non più con la Rete europea. All’interno dell’assemblea si sono quindi costituite commissioni specifiche per affrontare in maniera più snella e veloce i temi del finanziamento e della comunicazione. Inoltre, le compagne si stanno organizzano per l’accoglienza delle donne zapatiste che rappresentano la maggioranza del gruppo, molte delle quali combattenti.

Si sono altresì individuate macroaree: nordest, nordovest, tosco-emiliana, centro, sud ed isole quali punti di riferimento dei collettivi, comitati, associazioni, nodi territoriali, gruppi che intendono contribuire all’accoglienza della “gira zapatista”. Si sta organizzando la produzione di gadget e la vendita di caffè, gioco da tavolo, poster per finanziare il viaggio in Italia ed una mappa che permetterà a tutti e tutte di avere un punto di riferimento geografico e che verrà indicato attraverso banner video, sui siti online e sulla pagina di Fb di LAPAZ.

Rifondazione Comunista (unico partito politico) sta pienamente dentro questa opportunità di impegno e condivisione di lotta anticapitalista che viene data, sia a chi a vissuto l’esperienza zapatista dal 1994, sia ai/alle giovani comunisti/e che avranno l’occasione di raccontare, ascoltare e parlare con i compas di salute, educazione, clima, sovranità alimentare differenze di genere, confini, arti e scienze ecc.

Rifondazione ha contribuito alla preparazione di questa avventura, vissuta inizialmente come una “lucida follia”. Ma gli zapatisti come sempre, sono in grado di sognare, immaginare, stupire e realizzare l’impossibile.

Non ci sono ancora pervenute dal Messico le date, i luoghi, come e quanti arriveranno in Italia, ma informeremo appena abbiamo date certe.

Nel frattempo, Rifondazione Comunista è pronta ad attendere lo squadrone 421, che tra qualche giorno si imbarca.